CINISI - Affaire Micalizzi: la sindaca Vera Abbate risponde in Consiglio comunale
Ieri sera in Consiglio Comunale la Sindaca Vera Abbate ha risposto all’interrogazione della consigliera Marina Maltese sulla vicenda Micalizzi, negando che ci sia un clima di tensione con la segretaria comunale e accusando il giornalista Michele Giuliano di aver scritto illazioni e notizie infondate.
Replica il giornalista del Giornale di Sicilia: “Se ho scritto illazioni, mi quereli”.
Su Compaesano abbiamo ricostruito l’intera vicenda.
Scritto da Francesco Cipriano
Assume sempre più i contorni di un affaire la vicenda Micalizzi che vedrebbe contrapposte la sindaca Vera Abbate e la segretaria comunale Maria Giovanna Micalizzi.
Certo, non siamo ai livelli dell’affaire Dreyfus o dell’affaire Moro, quindi non scomoderemo Émile Zola o Leonardo Sciascia, ma questa piccola vicenda del Comune di Cinisi ha già sollevato parecchio clamore.
Il Consiglio Comunale non si era ancora insediato che lo scorso 20 giugno la neo eletta consigliera Marina Maltese aveva già presentato la sua prima interrogazione alla neo eletta sindaca Vera Abbate, che ieri ha risposto in Consiglio Comunale.
A sollevare l’affaire era stato due giorni prima il giornalista Michele Giuliano con un articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia.
Su Compaesano abbiamo ricostruito l’intera vicenda.
L’articolo del Giornale di Sicilia
Tutto inizia il 18 giugno scorso, quando sul Giornale di Sicilia compare un articolo firmato da Michele Giuliano dal titolo “Cinisi, il sindaco contro la segretaria”.
Nel testo Giuliano racconta del clima di tensione tra la sindaca Vera Abbate e la segretaria comunale Maria Giovanna Micalizzi: a pochi giorni dell’insediamento, la neo sindaca lamenta lo stato indecoroso degli uffici e della fascia tricolore sgualcita. Ma i contrasti tra le due risalirebbe alla passata amministrazione, quando l’attuale sindaca era consigliere di opposizione.
“Non ha compiuto il suo lavoro con imparzialità” avrebbe detto Vera Abbate, scrive Giuliano.
Di mezzo ci sarebbe l’assegnazione di due beni confiscati alla mafia.
Nell’articolo Giuliano ipotizza che entro i 60 giorni canonici la segretaria Micalizzi potrebbe essere rimpiazzata con Cristofaro Ricupati che già ricopre la stessa carica nei Comuni di Terrasini e Trappeto.
La tensione tra sindaca e segretaria sarebbe arrivata al punto che quest’ultima, trasferita in altro ufficio in seguito a dei lavori di ristrutturazione, sarebbe stata privata di scrivania, computer e stampante.
Sulla vicenda arriva da entrambe le protagoniste un “No comment”, conclude Giuliano.
L’interrogazione della consigliera Marina Maltese
Due giorni dopo l’articolo, il 20 giugno, la consigliera comunale Marina Maltese, al tempo non ancora formalmente insediata, presenta la prima interrogazione alla sindaca. Oggetto: richiesta urgente di chiarimenti. Questo il testo dell’interrogazione.
“Abbiamo appreso nei giorni scorsi dalla stampa di presunti comportamenti a dir poco "fuorvianti" da parte del Sindaco Abbate nei confronti della Segretaria Comunale dott.ssa Micalizzi, poco consoni al ruolo che da pochi giorni riveste, e di presunte ed anomale richieste di chiarimenti sull'assegnazione di alcuni beni confiscati alla mafia.
La gravità di quanto trapelato dalle indiscrezioni giornalistiche merita, a tutela delle istituzioni, un necessario ed immediato approfondimento pubblico che deve avvenire nell'organo di maggiore rappresentatività della democrazia cittadina, il consiglio comunale.
Pertanto, i sottoscritti, chiedono al Sindaco di riferire e chiarire in consiglio comunale la fondatezza o meno delle notizie riportate dalla stampa, con particolare riferimento all'articolo del Giornale di Sicilia del 18 giugno a firma del giornalista Michele Giuliano.
In questa sede ribadiamo il nostro totale ed incondizionato sostegno all'operato della dott.ssa Micalizzi, competente e leale funzionario dello Stato che ha rappresentato e continua a rappresentare, per l'intera comunità, valido punto di riferimento a tutela della legalità formale e sostanziale.
Ricordiamo a tutti che noi continueremo ad essere baluardo di legalità, trasparenza e giustizia”.
La solidarietà dell’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali
Nel frattempo interviene l’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali con un comunicato stampa di sostegno e solidarietà nei confronti della segretaria comunale, la Dottoressa Maria Giovanna Micalizzi, diffuso dalla Segreteria Regionale dell'U.N.S.C.P.
“L'Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali, Sezione Regionale per la Sicilia, esprime sostegno e solidarietà nei confronti del Segretario Comunale di Cinisi, dott.ssa Mariagiovanna Micalizzi, molto apprezzata tra i colleghi per la serietà e professionalità, con riferimento ai fatti accaduti e riportati in un articolo del “Giornale di Sicilia” del 18 giugno 2024, che evidenziano comportamenti inaccettabili e lesivi della dignità della persona e del ruolo istituzionale rivestito.
I Segretari comunali, soggetti allo spoil system, costruiscono la propria reputazione lavorando con serietà al servizio delle autonomie locali per garantire che l'azione del Comune sia improntata a correttezza amministrativa.
Ferme restando le prerogative che la legge riserva al Sindaco in merito alla scelta del Segretario, vanno rispettati i tempi e soprattutto i modi, che non devono mai trascendere a scenari che screditano la figura del “Segretario comunale”.
L'UNSCP ha assunto precise iniziative ed intende assumere ogni iniziativa affinchè si presti la dovuta attenzione e non vengano sottovalutate le conseguenze per la collega e per la categoria”.
La sindaca Vera Abbate risponde in Consiglio Comunale
Arriviamo dunque al Consiglio Comunale di ieri, martedì 2 luglio.
Quando arriva il sesto punto all’ordine del giorno, la consigliera Marina Maltese si alza e dal microfono legge il testo dell’interrogazione.
Arriva dunque il turno della Sindaca Vera Abbate che risponde così:
“Riguardo alla richiesta di chiarimenti, comunico che le notizie riportate nell'articolo di Michele Giuliano sono infondate. Tra l'altro, lui lo riporta nelle mie dichiarazioni poiché io dico "Non ho nulla da commentare", come la Dottoressa Micalizzi. Ho avuto modo di apprezzare la Dottoressa Micalizzi nell'ultimo anno e mezzo da consigliere di opposizione ma anche oggi da sindaco. Fino a ieri la Dottoressa è stata pienamente a disposizione dell'Amministrazione per il suo ruolo: lavoriamo in maniera singergica, aperta e chiara. Quando in passato il ruolo della Dottoressa Micalizzi era stato messo in discussione io ho fatto diversi interventi in sua difesa in Consiglio Comunale. Se lei (rivolgendosi alla consigliere Maltese, NdA) vorrà richiedere I’accesso agli atti potrà vedere che fino a ieri ci siamo sentite. Noi ci siamo espresse quando il giornalista ci ha chiesto se avevamo dichiarazioni da fare ed entrambe abbiamo detto che non avevamo nulla da dichiarare. Quindi pieno sostegno da parte mia e da parte dell'Amministrazione perché la Dottoressa Micalizzi, come nell'ultimo anno e mezzo, ha continuato a operare in maniera integerrima durante la nostra Amministrazione” conclude la sindaca.
La consigliera Marina Maltese replica:
“Quando ho letto quest'articolo sono rimasta basita, non ho compreso il motivo del cambio di rotta. Lei dice che è falso, ma visto che Michele Giuliano è un giornalista di una testata regionale importante come il Giornale di Sicilia, mi chiedo da dove abbia tirato fuori queste notizie; e se sono false come sta dichiarando in maniera così precisa ci aspettiamo che venga fatta una querela nei confronti di questo giornalista che sta dichiarando il falso: è un’offesa per i contenuti dell’articolo. C’è un altro passaggio che emerge e che solleva dubbi sulla gestione dei beni confiscati: noi non ne sappiamo niente. La questione mi ha destato rammarico perché è intervenuta l’Unione Nazionale segretari comunali e provinciali con un comunicato stampa di solidarietà. Se è un falso lei deve sporgere denunzia nei confronti di Michele Giuliano”.
Controbatte Vera Abbate:
“Se devo sporgere denuncia è una cosa che compete a me. I rapporti con la Dottoressa Micalizzi sono sereni e di grande collaborazione. Lo dimostrano i fatti: gli impiegati sono testimoni che se si parla di arredi, a oggi la dottoressa ha scrivania dell’ex sindaco Giangiacomo Palazzolo mentre io ho la scrivania del Presidente del Consiglio. Quelle del giornalista sono illazioni che non mi interessano, non mi interessa scendere a questo livello. Lo sa qual è il fatto? Che lei comincia questa consiglio con dei chiacchiericci mentre ci sono emergenze che riguardano il nostro paese. È dalle otto che sono qui, non sono andata nè a pranzare nè a cenare, ci siamo impegnati con il gruppo politico a fare altre cose: abbiamo lavorato. La sua è un refuso della vecchia politica, noi non facciamo politica vecchia, oggi abbiamo cambiato registro: stiamo ritrovando quello che voi avete fatto, stiamo subendo la vostra cattiva amministrazione” continua la Sindaca, affrontando il tema dell’acqua e dei gravi disservizi che stanno subendo i cittadini, incolpando l’Amministrazione precedente.
“E quindi, carissima consigliera Marina Maltese, le posso dire una cosa? Invece di preoccuparsi di chiacchiericci di paese, visto che lei si sente una persona altolocata, inizi a fare il suo ruolo di controllore e di indirizzo dell’Amministrazione”.
A queste ultime parole dal pubblico si leva un mugugno di stupore.
“Chiudo qua il discorso, perché i chiacchiericci non fanno parte della mia persona: contano i fatti” conclude la Sindaca Vera Abbate.
Seguono gli applausi scroscianti del pubblico; qualcuna fa notare che ai Consigli Comunali non si applaude.
A questo punto la neo Presidente Antonella Candido suggerisce a Marina Maltese, che vorrebbe replicare, di rinviare la discussione poiché la diretta interessata (la segretaria Micalizzi) non è presente: “Non c’è nessuno che possa replicare”, dice.
Marina Maltese riesce solo a rispondere :
“Non sono chiacchiericci, ma un articolo di giornale!”.
Opposizione insoddisfatta dalla risposta
Dall’opposizione fanno sapere che la risposta della Sindaca Vera Abbate li ha lasciati insoddisfatti, anche perché ha sorvolato completamente in merito ai chiarimenti sui due beni confiscati alla mafia la cui assegnazione sarebbe al centro della diatriba.
“Richiederemo l’accesso agli atti” dicono “perché vogliamo vederci chiaro”.
La risposta del giornalista Michele Giuliano
Il giornalista Michele Giuliano, contattato da Compaesano, in merito alle dichiarazioni della prima cittadina sulla presunta infondatezza del suo articolo replica invitando Vera Abbate a querelarlo:
“Mi associo alle parole della consigliera Marina Maltese: se il sindaco considera che le mie sono illazioni, la invito a querelarmi per stabilire nelle sedi opportune se sono notizie infondate”.
Compaesano vi terrà aggiornati sugli eventuali sviluppi della vicenda.