L’On. La Vardera presenta due interrogazioni sulla potabilità dell’acqua a Cinisi e sulla Maidduzza a Terrasini
L’Onorevole Ismaele La Vardera, capogruppo Sud chiama Nord all’ARS, ha presentato due interrogazioni che riguardano il nostro territorio.
La prima, indirizzata al Presidente della Regione, all'Assessore Regionale dell'Energia e dei Servizi di pubblica utilità e all'Assessore Regionale della Salute, è una richiesta di chiarimenti urgenti in merito alla potabilità dell’acqua nel Comune di Cinisi, in seguito all’ordinanza sindacale che vieta il consumo di acqua per uso alimentare. L’ordinanza era stata resa necessaria per affrontare la grave crisi idrica che sta colpendo la Sicilia, ma l’opposizione aveva già espresso perplessità sulla gestione della nuova Amministrazione, che eletta da circa un mese e mezzo si è ritrovata a dover gestire un’emergenza sanitaria.
La seconda interrogazione invece, indirizzata al Presidente della Regione, all'Assessore Regionale del Territorio ed Ambiente e all'Assessore Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, riguarda il progetto di costruzione di una terrazza/solarium alla Maidduzza a Terrasini a cui si oppone il Comitato per la salvaguardia del territorio e la minoranza consiliare.
Entrambe le interrogazioni sono firmate dai deputati On. Ismaele La Vardera, On. Cateno De Luca, On. Giuseppe Lombardo, On. Matteo Sciotto.
Il testo integrale delle due interrogazioni
Chiarimenti urgenti in merito alla potabilità dell'acqua presso il Comune di Cinisi (Pa).
Al Presidente della Regione
All'Assessore Regionale dell'Energia e dei Servizi di pubblica utilità.
All'Assessore Regionale della Salute
Premesso che:
con ordinanza n. 71 del 18 luglio 2024, il sindaco di Cinisi, Vera Abbate, disponeva il divieto di utilizzo dell'acqua per uso potabile a causa di potenziali rischi igienico-sanitari per la popolazione;
tale situazione è stata determinata dalla grave crisi idrica che sta colpendo la nostra regione, spingendo il comune di Cinisi a ricorrere ad altre fonti di approvvigionamento idrico comunali che, evidentemente, hanno alterato le caratteristiche di potabilità dell'acqua;
Considerato che:
in data 19 e 21 giugno 2024 i campionamenti effettuati sulle acque delle fonti denominate
"Macchina del Comune", "Case d'Api" ed "ex casa D'Anna", hanno evidenziato che i parametri non rientravano nei limiti di legge per il consumo umano;antecedentemente alla predetta ordinanza, a seguito di lavori di scavo nella via Libertà a Cinisi, sarebbe stata immessa, direttamente in rete, acqua proveniente dalla cisterna dell'impianto sportivo, il cui approvvigionamento, di regola, avviene dal pozzo "Macchina del Comune, sollevando rilevanti perplessità sui potenziali rischi per la salute;
altresì, parrebbe che, in maniera saltuaria e prima dell'emanazione dell'Ordinanza, sia stato disposto il prelievo dal pozzo "Case d'Api" per una successiva miscelazione nelle vasche comunali, nonostante l'acqua del suddetto pozzo sia notoriamente inquinata e inutilizzabile;
anche il pozzo "ex casa D'Anna" sembrerebbe che sia stato utilizzato per immettere
direttamente in rete acqua priva di qualsivoglia tipo di depurazione.
Tenuto conto che:
- l'ASP, a seguito delle suddette analisi, concludeva che non era possibile emettere giudizio circa la possibilità di utilizzare l'acqua delle predette fonti idriche neppure ai fini igienico sanitari;
Rilevato che:
- alla luce dei fatti esposti in premessa, i cittadini di Cinisi esprimono crescente preoccupazione dovuta alla carenza di informazioni adeguate riguardanti le effettive condizioni di potabilità dell'acqua e le misure adottate per garantire la loro tutela.
Per sapere:
se non ritengano necessario avviare un'indagine approfondita per valutare la corretta tempestività dell'emanazione dell'ordinanza del sindaco di Cinisi ed accertare se la popolazione abbia corso rischi significativi e inaccettabili per la propria salute e sicurezza;
quali strategie e piani di intervento urgenti intendano predisporre per ripristinare nel più breve tempo possibile l'erogazione di acqua nel comune di Cinisi che sia conforme agli standard di potabilità stabiliti dalle normative vigenti e garantire alla cittadinanza un'informazione
accurata e trasparente;
se non ritengano opportuno implementare i protocolli di monitoraggio delle fonti idriche della regione siciliana e le procedure di intervento rapido in caso di rilevamento di anomalie, al fine di evitare futuri episodi di contaminazione come quello recentemente verificatosi presso il Comune di Cinisi.
Chiarimenti urgenti in merito alla realizzazione di un nuovo solarium sul lungomare Peppino Impastato di Terrasini (Pa).
Al Presidente della Regione
All'Assessore Regionale del Territorio ed Ambiente
All'Assessore Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica
Premesso che:
- apprendiamo che sul promontorio della Maidduzza, situato nel comune di Terrasini, è prevista la realizzazione di una nuova terrazza solarium. Il progetto, che si estende su un'area di ben 11.000 metri quadrati, prevede anche la costruzione di due terrazze, una delle quali occuperà la parte inferiore del promontorio, a ridosso della storica e preziosa Grotta Perciata;
Considerato che:
le informazioni sul progetto sono particolarmente carenti e lacunose; in particolare, l'unico documento a disposizione è una sintetica determina del Sindaco di Terrasini, datata 16 giugno scorso, che ha convocato una conferenza dei servizi per approvare un progetto di solarium sul lungomare Peppino Impastato;
la Maidduzza e la Grotta Perciata nel vecchio piano regolatore, oramai scaduto, erano vincolate come Parco Urbano, con conseguente apposizione del relativo vincolo preordinato all'esproprio, mai attuato; con l'avvenuta scadenza dei vincoli, sembra che non vi siano più limitazioni nelle realizzazioni di qualsivoglia struttura;
Ritenuto che:
- se questa struttura venisse realizzata, ci troveremmo di fronte all'ennesimo potenziale scempio delle nostre inestimabili risorse naturalistiche, poiché verrebbe compromesso gravemente il panorama unico e prezioso che consente di ammirare l'intera fascia costiera all'interno del Golfo di Castellammare. Questo scenario naturale sarebbe inevitabilmente deturpato e oscurato da una sequenza di strutture che ne altererebbero in modo irreparabile l'aspetto e l'equilibrio ecologico;
Tenuto conto che:
- al di là delle questioni di legittimità della procedura seguita, è fondamentale considerare se tale progetto risponda ai principi di convenienza ambientale e se sia coerente con gli obiettivi di tutela e valorizzazione del territorio, che rappresentano un interesse di primaria importanza per la collettività e per la preservazione del patrimonio naturale;
Per sapere:
se siano a conoscenza del progetto di realizzazione di una nuova struttura solarium sul lungomare Peppino Impastato a Terrasini;
se non ritengano necessario e urgente intervenire per esaminare la legittimità della procedura eventualmente adottata dal Comune di Terrasini per l'approvazione del progetto di realizzazione del solarium e acquisire informazioni dettagliate e complete al riguardo, inclusi gli studi di impatto ambientale e le valutazioni di sostenibilità condotte.