Caso Maniaci-Censoplano-Di Maggio: rigettata la richiesta di consiglio comunale straordinario
Il caso aveva creato scalpore nel comprensorio: il Sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci era stato denunciato per aver rivolto insulti e presunte minacce alla coppia Censoplano-Di Maggio (entrambi consigliere comunali: il primo a Terrasini, la seconda a Cinisi), tant’è che le opposizioni dei due comuni avevano richiesto la convocazione urgente di un consiglio comunale straordinario.
La seduta si era svolta a Cinisi lo scorso 17 luglio, seppur di breve durata: la Presidente Candido aveva convocato il consiglio a porte chiuse, scatenando le proteste delle opposizioni che avevano abbandonato l’aula,
Adesso, dopo un lungo periodo di silenzio, è stata resa pubblica dal consigliere del PD Ciccio Perna la risposta del Presidente del Consiglio comunale di Terrasini, Marcello Maniaci: il Consiglio comunale straordinario richiesto dall’opposizione non si farà.
Motivazione: ci sono indagini in corso.
Le motivazioni del Presidente del Consiglio Marcello Maniaci
Queste le motivazioni espresse dal Presidente del Consiglio Comunale di Terrasini, Marcello Maniaci, nella comunicazione trasmessa ai consiglieri:
“OGGETTO: Diniego richiesta convocazione consiglio comunale urgente giusto nota prot. n. 16516 del 08/07/2024.
Premesso che l'art. 20 della L.R. n. 7/1992 prevede che il Consiglio comunale possa essere convocato secondo le modalità previste dallo Statuto dell'Ente dal Presidente dell'organo e anche per domanda motivata di un quinto dei consiglieri in carica.
Considerato che tale previsione si riscontra all'art. 11 comma 3 dello Statuto del Comune di Terrasini.
Visto che il Regolamento del Consiglio comunale del Comune di Terrasini all'art. 9, tra le prerogative dei consiglieri prevede quella di richiedere la convocazione del Consiglio se questa viene sottoscritta dal almeno un quinto dei consiglieri in carica.
Tuttavia, si ritiene opportuno di non accogliere la domanda di convocazione di una seduta consiliare urgente in considerazione del fatto che le circostanze di cui trattasi sono, asseritamente, oggetto di indagini a seguito della denuncia sporta presso le autorità preposte, sicché una eventuale seduta consiliare si dovrebbe tenere a porte chiuse e comunque determinerebbe una sorta di strepitus fori che mal si concilia con l'attività di indirizzo politico e di controllo del Consiglio Comunale”.