Le Vie dei Tesori: Carini è la terza città più visitata del palermitano
Il festival Le Vie dei Tesori si conferma un motore di crescita culturale ed economica per i territori siciliani, con una ricaduta economica stimata intorno ai 90mila euro per la sola Carini. Questo il dato emerso dall’indagine realizzata dall’Osservatorio sul Turismo delle Isole Europee (Otie), presentata oggi in conferenza stampa durante la chiusura della manifestazione.
Carini, con i suoi 2990 visitatori, conquista il terzo posto tra i comuni del Palermitano più apprezzati del festival. Il sito più amato resta il maestoso castello La Grua Talamanca, apprezzato per il suo fascino storico e le sue suggestioni architettoniche. Grande interesse hanno riscosso anche i cunicoli delle catacombe paleocristiane e la barocca chiesa degli Agonizzanti, che con il suo trionfo rococò continua a stupire.
Quest’anno, un’esperienza del tutto nuova è stata offerta dal castello della baronessa di Carini, che ha proposto per la prima volta visite notturne con la possibilità di ammirare tetti e terrazze sotto le stelle. In totale, il castello ha accolto 768 visitatori, affermandosi come il quarto luogo più visitato fuori Palermo, dopo le mete bagheresi e Palazzo Sansone Chiariano di Termini Imerese.
L’edizione 2024 de Le Vie dei Tesori dimostra come la cultura possa essere un volano per l’economia locale, attirando visitatori e generando benefici tangibili per le comunità coinvolte. Grazie all’apertura di siti straordinari, spesso inaccessibili durante il resto dell’anno, il festival non solo promuove la conoscenza del patrimonio artistico, ma alimenta anche il turismo esperienziale, valorizzando le bellezze dei piccoli comuni siciliani.