"Vincere tutto", parola di Greta, bronzo nel Ju-jitsu


Scritto da Venessa Leone


Sempre più abituati a vedere un occhio nero su un volto femminile in relazione a episodi di violenza di genere, veniamo stupiti se su uno stesso viso coesistono un grosso livido e un grande sorriso.

Greta Di Maggio, 14 anni, porta in giro con orgoglio il suo trofeo stampato in faccia: un errore dell'avversaria per la quale non porta rancore ma solo comprensione che, ci racconta, è finita in un abbraccio.

Questo e tanta adrenalina all'ultimo mondiale di Ju-jitsu, antica arte marziale definita meglio con "arte della cedevolezza".

"Nessun attacco e nessuna difesa sul tatami, ma solo tanta tecnica per sfruttare al meglio la forza dell'avversario" spiega Greta, che definisce quasi una dipendenza l'allenamento duro a cui si sottopone 5 giorni su 7 (a volte anche 6) per 3 ore, spostandosi dalla sua Cinisi alla vicina Terrasini ma anche a Capaci.

Sacrificio e disciplina: principi imprescindibili se si vogliono ottenere risultati come il bronzo agli ultimi mondiali che si sono tenuti a Creta lo scorso 3 Novembre.

Cresciuta atleticamente sotto la guida del Maestro Cristian Minuto della Akyama, la piccola grande Greta è l'orgoglio di Claudia e Stefano, genitori presenti che non hanno mai smesso di credere nella loro unica e determinata ragazza.

"Questa disciplina è molto rigorosa e li porta anche a dover controllare peso e alimentazione, cosa che in adolescenza non è facile" chiarisce infatti mamma Claudia.

Lo studio è sempre la prima cosa e l'organizzazione del lavoro fuori e dentro al campo di gara è di fondamentale importanza.

Una passione che costa tanto, anche in termini economici, e anche in questo caso la famiglia gioca un ruolo chiave per aprire le strade di una giovane promessa che (parole sue) sogna di "Vincere tutto", senza tralasciare il sogno di diventare medico.

Non ha mai desistito, Greta. E la sua forza sta proprio in quella costanza a lei cara, tanto da essere la prima parola a cui pensa quando le chiediamo cosa le ha insegnato questa disciplina.

Un messaggio positivo che si può riassumere con la legge madre del Ju-jitsu: la vera forza non è potenza, ma saggezza.


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