TERRASINI - Il Consiglio comunale vota la decadenza di Noemi Bozzo
Terrasini si trova al centro di un acceso dibattito politico dopo la decadenza della consigliera comunale di opposizione Noemi Bozzo. Durante la seduta del consiglio comunale di ieri, la decisione ha ricevuto 12 voti favorevoli, inclusi quelli di due membri dell’opposizione, Alessandra Leone e Antonio Militello. Solo 4 consiglieri hanno votato contro: Censoplano, Perna, Baiamonte e la stessa Bozzo.
La decadenza è stata determinata dalle 9 assenze consecutive della consigliera, accumulate nell'arco di un anno e mezzo, a causa di impegni lavorativi in Liguria. L'atto è stato portato all’attenzione dell’assemblea grazie a una procedura avviata dalla segreteria generale del municipio, in seguito a un esposto presentato da Antonino Palazzolo, secondo dei non eletti nelle liste dell'opposizione. Si vocifera che Salvatore Russo, noto come “Nasca”, primo dei non eletti, possa annunciare un sostegno al sindaco Maniaci, con il rischio di ridurre l’opposizione da 6 a 5 consiglieri.
Il consiglio di ieri sera è stato animato da diversi scontri: inizialmente quello tra il Presidente del Consiglio Marcello Maniaci e il consigliere Fabio Censoplano, quest’ultimo interrotto mentre provava a ricordare l’episodio che lo ha visto coinvolto insieme alla moglie in un litigio con il sindaco Giosuè Maniaci. Successivamente si è verificata un’altra polemica tra il Presidente e il Segretario comunale Ricupati e due cittadini seduti in prima fila, di cui uno è marito di una consigliera, accusati senza prove di aver usato i proprio smartphone per filmare l’assise.
La decadenza della consigliera Bozzo era al quinto e ultimo punto del giorno. Introducendo la discussione, il Presidente Maniaci ha dichiarato:
“Prima di iniziare ci tengo a dire a nome dei consiglieri di maggioranza che non c’è assolutamente nulla di personale. Il sottoscritto ha ricevuto una lettera a maggio-giugno, quindi a fine luglio mi è arrivata una diffida mandata dagli Enti Locali. Quindi ho fatto solo ed esclusivamente il mio lavoro”.
È arrivato quindi il turno della consigliera Noemi Bozzo che ha spiegato le motivazioni delle sue assenze: in sintesi, ha raccontato di come, dopo aver vinto il concorso in Polizia Penitenziaria ed essere stata trasferita a Genova, si è ritrovata a dover gestire diversi impegni gravosi per una ragazza di 23 anni: ritrovarsi in una nuova città lontana dal proprio paese e dalla famiglia, imparare un nuovo mestiere, cercare casa. E nel frattempo seguire comunque da lontano le vicende politiche di Terrasini e per quanto possibile esercitare il proprio ruolo, rimarcando di aver comunque partecipato a riunioni di capigruppo oltre ad aver sottoscritto diversi atti. E proprio ora che sembra aver trovato un equilibrio, le è arrivata la comunicazione di decandenza d parte dela Presidenza del Consiglio comunale. Atto a cui non ha potuto difendersi, perché la documentazione da lei richiesta il 19 luglio le è stata recapitata a tre giorni dal consiglio (a suo dire peraltro incompleta).
Dopo di lei prendono la parola il consigliere Fabio Censoplano, che sottolinea come benché il ruolo di consigliere preveda dei permessi retribuiti dal lavoro, è altresì da considerare che il rispetto delle gerarchie in un corpo di Polizia, è cosa ben più complessa e delicata di altri lavori.
Il consigliere Ciccio Perna, anche segretario cittadino del PD, esprime solidarietà alla collega Noemi Bozzo e ricorda che nonostante le assenze, la Bozzo si sia comunque resa partecipe della vita politica della comunità:
“La Consigliera Bozzo ha firmato, negli ultimi dieci mesi: 8 interrogazioni, 6 comunicati, un ordine del giorno e la richiesta di consiglio comunale aperto. Ho controllato l’operato di cinque consiglieri di maggioranza e nessuno di loro ha fatto un terzo di quanto fatto dalla consigliera Bozzo negli ultimi dieci mesi”.
La consigliera del PD Chiara Baiamonte si rivolge ai colleghi della maggioranza:
“Faccio due valutazioni di carattere politico. La prima: se questa sera questo punto all’ordine del giorno passa, passa con i voti della maggioranza: la responsabilità politica di questo gesto sarebbe solo ed esclusivamente vostra. La seconda valutazione è che se questa deliberazione dovesse essere valutata da un giudice amministrativo come illegittima, il risarcimento dei danni alla consigliera Bozzo lo pagherete voi, ciascuno personalmente, tra coloro che votano favorevolmente. Se questo fosse il caso, mi auguro che abbiate la correttezza di farvi patrocinare da un avvocato di fiducia e non dal Comune con i soldi pubblici. Il danno lo paga chi lo provoca, non la cittadinanza”.
Seguono gli interventi di Antonio Militello, consigliere di opposizione che ha votato insieme alla maggioranza, seguito dagli interventi dei consiglieri Ventimiglia e Cinà: questi ultimi due hanno ricordato che ad aver chiesto il controllo delle assenze non è stato un membro della maggioranza, ma il candidato di una lista della stessa opposizione.
Si passa dunque ai voti: con dodici voti a favore e quattro contrari, il Consiglio comunale di Terrasini vota la decadenza dalla carica di consigliere di Noemi Bozzo.
Il Consiglio comunale si conclude, così come l’esperienza in questa legislatura di una ragazza di 23 anni.
Il commento del consigliere Perna
"Ieri sera abbiamo assistito a un vile delitto politico. Dietro le lacrime ipocrite della maggioranza si è consumato un gesto squallido: la decadenza della consigliera Bozzo, senza alcuni palese motivi.
È emerso, come previsto, l’inciucio vergognoso che da tempo avevamo annunciato . L’amministrazione Maniaci porterà per sempre il marchio di questo ignobile atto."
Il comunicato del PD Terrasini
“Ieri sera abbiamo assistito a un vile atto politico, ad una delle pagine più brutte scritte nel nostro paese, e a scriverla è stata la maggioranza guidata del Sindaco Maniaci.
Hanno votato SI all’atto di decadenza, i consiglieri:
Fiorenza Arianna , Cinà Angelo, Li Cavoli Maria Rosa, Ventimiglia Nicola, Ventimiglia Norino, Sapienza Angela, Corrado Irene, Mlitello Antonio, Leone Alessandra, Maniaci Marcello, Serio Erminia, Mistretta Valeria.
Ben oltre le norme che disciplinano la decadenza di un consigliere comunale ed alla applicazione di leggi e regolamenti legittimi, avere votato e con forza determinato la decadenza di una giovanissima ragazza (23 anni) appartenente al corpo della Polizia Penitenziaria in servizio presso un comando del nord Italia e votata da 197 cittadini alle scorse elezioni ,lascia senza parole.
Ci si chiede, quale vantaggio abbia avuto ( o avrà) questo sindaco a determinare l’esplulsione di una consigliera comunale a meno di 2 anni dalla scadenza del suo mandato, comunque con una solida maggioranza che lo sostiene?
Quale messaggio, il sindaco e la sua maggioranza intendono dare a tutta la comunità e a quei giovani che, con l’elezione della consigliera Bozzo, si erano avvicinati alla politica e agli interessi della nostra comunità?
Duole vedere infine, che a votare favorevolmente la proposta di decadenza siano stati anche i giovani consiglieri che siedono tra le fila maggioranza e non, e che NON abbiano avuto il coraggio di difendere una collega da un atto senza precedenti tanto sproporzionato quanto speriamo illegittimo.
A Noemi, ribadiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà”.
Il comunicato del consigliere Censoplano
“Questa sera, durante il Consiglio Comunale, sono stato testimone di un episodio che solleva seri interrogativi sulla qualità della democrazia e della gestione amministrativa nel nostro paese. Il presidente del consiglio, con un atteggiamento che ha suscitato preoccupazione, ha mostrato una evidente mancanza di rispetto nei miei confronti, consigliere comunale, togliendomi la parola durante le mie dichiarazioni legittime. Questo comportamento non solo è inaccettabile, ma dimostra una concezione distorta del ruolo di chi è chiamato a rappresentare e garantire il dialogo democratico.
Nel giustificare il mio passaggio all'opposizione, cercando di rappresentare le mie motivazioni, queste sono state derubricate a "bolle di sapone" dal presidente, il quale ha continuato a lanciarsi in battute sterili e fuori luogo, evidenziando una inadeguatezza a ricoprire il ruolo che gli è stato affidato. Ciò è particolarmente imbarazzante in un contesto in cui la nostra comunità ha sempre dimostrato di essere democratica e inclusiva.
Questa amministrazione, purtroppo, sembra essere più interessata a seguire copioni prestabiliti piuttosto che ad affrontare un contraddittorio costruttivo. Questa attitudine non fa altro che minare la serietà e la credibilità di un ente che dovrebbe agire nel bene della collettività. È inaccettabile che, in un momento di crisi per i commercianti, a causa dell’aumento delle tasse, e in un periodo di declino del turismo, l'assise comunale sia impegnata a soddisfare i capricci del sindaco, piuttosto che affrontare le vere problematiche che affliggono il nostro paese.
In particolare, la decisione di far decadere un consigliere comunale per favorire l'ingresso di un "amico", frutto di alleanze elettorali con paesi vicini, non fa altro che evidenziare una gestione politica lontana dalle esigenze reali della comunità. La cementificazione e il degrado del nostro territorio sono questioni che necessitano di attenzione e azioni concrete, anziché di giochi di potere.
È fondamentale che la nostra amministrazione torni a concentrarsi sui reali bisogni della cittadinanza, riportando al centro dell'azione politica il dialogo, il rispetto e la trasparenza. Solo così potremo riconquistare quella serietà e quell'impegno per il bene comune che storicamente hanno contraddistinto il nostro paese.
Ci appelliamo a tutti i cittadini affinché rimangano vigili e attivi nel monitorare e partecipare alla vita amministrativa, per garantire che i principi democratici vengano rispettati e che le decisioni prese siano sempre nell’interesse della collettività”.
Guarda il video del Consiglio comunale sul canale Youtube della testata “Il Vespro”.