Terrasini: si è spento Benedetto Giambona

Oggi la comunità di Terrasini si stringe nel dolore per la perdita di un illustre concittadino, il dottor Benedetto Giambona, la cui scomparsa lascia un vuoto incolmabile non solo nei cuori dei suoi cari, ma in tutto il tessuto culturale della nostra città.

Benedetto Giambona, noto a molti come Beni, ha vissuto una vita di intensa ricerca e creatività. Archeologo, scrittore, pittore e poeta, Beni ha dedicato la sua esistenza allo studio approfondito di Terrasini e delle aree circostanti, lasciando un'impronta indelebile nel campo della ricerca storica e archeologica. I suoi lavori, tra cui spiccano titoli come "Heirktai e gli accampamenti romani di monte Palmeto" e "Terrasini e Cinisi dalla Preistoria ai musulmani", sono conservati in prestigiose università di tutto il mondo e testimoniano la profondità del suo impegno scientifico e culturale.

Non solo studioso, Beni era anche un fervido promotore della cultura locale. È stato un punto di riferimento essenziale per la rievocazione storica della Notte delle Luci e ha fornito informazioni cruciali per il sentiero di Mirciene. La sua disponibilità a condividere la conoscenza e il suo amore per il territorio sono stati una fonte di ispirazione costante per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.

Il cordoglio del Sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci, riflette l'importanza e l'impatto che il dottor Benedetto Giambona ha avuto sulla comunità:

"In questi anni ho avuto modo diverse volte di confrontarmi con il dottor Giambona e ho trovato sempre una persona pronta a manifestare il suo amore e attaccamento per il suo paese e il suo territorio."

Esprime cordoglio per la scomparsa di Giambona anche Salvo Vitale, professore, militante e storico compagno di Peppino Impastato:

“Ho accolto con infinita tristezza e con molto ritardo la notizia della scomparsa del mio amico Beni Giambona, non tanto e non solo perchè avendo egli un anno in più di me, mi ricorda che anch'io sono vicino al capolinea, ma soprattutto perchè era una bella persona con la quale sono rimasto a contatto din da quando eravamo ragazzi ai tempi del Centro di Lettura del prof. Ventimiglia a Terrasini. Da allora abbiamo continuato a frequentarci ed egli mi metteva sempre al corrente delle sue ricerche soprattutto archeologiche e delle sue "trovature", spesso pregiatissime. Ci tengo a dire che ha dato un contributo fondamentale nella stesura del mio libro "Mulinazzo", con informazioni, materiali vari, foto e contributi storici e archeologici. Ricordo che ero stato da poco trasferito a Lercara Friddi quando nacque la sua prima figlia ed egli venne a prendermi direttamente in quel paese, ad oltre 150 km di distanza, e poi a rilasciarmi, perchè voleva fortemente che battezzassi la bambina. E così siamo diventati compari. Negli ultimi tempi stava lavorando a una ricerca sulla storia e la presenza dei musulmani a Cinisi, in un contesto archeologico e storico a partire dalle tracce di insediamenti punici e romani, poichè egli stesso aveva individuato a Monte Palmeto il campo cartaginese in cui Amilcare Barca resistette per tre anni ai Romani. Nessuno di tutti quelli che si occupano di beni culturali nei vari enti locali e regionali, ha voluto, al momento, pubblicare le sue ricerche che, temo, rimarranno nel suo computer.

Ciao, Beny, a presto.....“

I funerali si terranno oggi alle 15, nella Chiesa Madre, dove ci uniremo per rendere un ultimo omaggio a un uomo di straordinaria erudizione e passione.

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