TORRETTA - I commenti e le critiche al nuovo murales
Un gigantesco e colorato murales è stato realizzato sulla facciata della scuola nella piazza principale di Torretta. L’opera, realizzata dall’artista Igor Scalisi Palminteri, raffigura una bambina e un bambino in un’esplosione di colori.
I lavori saranno completati a settembre, ma l’opera è già visibile e di grande impatto. Tantissimi i commenti positivi a cui si aggiungono alcune critiche.
In questo articolo troverete una selezione di commenti per farvi una vostra idea. D’altronde è proprio questo il potere dell’arte: creare un dibattito, confrontarsi, ascoltare le opinioni altrui.
Il commento di Damiano Scalici, Sindaco di Torretta
“Oggi una ragazza mi ha chiesto Sindaco da 1 a 10 quanto è soddisfatto di quest'opera? - Ho risposto 100!!! Decidere non è mai facile, farlo per il restyling di un'opera che ha interessato ed interessa la vita di un'intera comunità, che tocca la sfera emotiva di ognuno di noi è ancora più difficile. Li c'è il vissuto, la storia, le emozioni, i ricordi, le radici di ognuno di noi, ci sono i nostri ragazzi, c'è quella parte di bambino che ci portiamo dentro. Quest'opera rappresenta il riscatto di una comunità che esce dal torpore, dal buio degli anni covid, dall'umilizione dello scioglimento e guarda al futuro con speranza e con nuovo vigore. Il trionfo del colore ci rappresenta, rappresenta la nostra vitalità e la nostra voglia di rialzarci. Da un luogo simbolo, dove si formano le future generazioni, parte un messaggio universale di pace. A settembre riprendiamo con la facciata laterale e con molto altro. Questo è solo l'inizio”.
Il commento di Silvia Giada Di Maggio, Presidente del Consiglio
“Il tocco di Igor Scalisi Palminteri, sulla facciata della nostra scuola, è un’esplosione di colori vivaci e di immagini gioiose che riporta immediatamente alla mente i ricordi dell'infanzia.
Leggerezza, fantasia e sogni: queste le emozioni che vorrei che ispirassero i bambini ogni mattina prima del suono della campanella. Guardandolo è impossibile non essere trasportati indietro nel tempo, quando la nostra vita era semplice e ogni giorno era un'avventura. Questa scuola è stata un luogo di crescita, di scoperte e di amicizie indimenticabili.
Oggi questi colori e queste immagini riescono a risvegliare il bambino che è dentro ognuno di noi, ricordandoci di guardare il mondo con meraviglia e curiosità, senza troppe pretese. Vorrei che tutti, osservando questo murales, potessero rivivere quei momenti di gioia e innocenza, riscoprendo quella parte di noi che sa ancora sognare senza limiti”
Critiche e opinioni
Sono centinaia sui social i commenti entusiasti e i complimenti per la nuova opera. Alcuni cittadini hanno però espresso critiche legittime. Abbiamo selezionato quelle più significative e costruttive.
L’opinione di Rosario Candela
“Alcuni giorni fa si applaudiva al municipio, la cui facciata veniva dopo più di un trentennio, riconsegnata contesto architettonico della piazza, della chiesetta e dell'ospedaletto, ed ecco il genio della lampada. Il fantasmagorico tripudio di colori della scuola. Tutti ad applaudire. Ma è fuori luogo quella facciata, in una scuola di periferia, tra cento palazzi e va bene, ma li proprio non ci sta. Altri disegni strategici e lungimiranti? forse un piano dei colori bizzarro? Forse un progetto finanziato del PNRR che porterà a mutare tutti i colori dei nostri edifici anche quelli storici. Il successo e i turisti a Torretta verranno a migliaia, alcuni porteranno bombolette di colori per partecipare alla festa.
Siamo seri non è stato minimamente valutato l'impatto architettonico. Il colore della facciata andava rifatta senza scomodare tutti i colori”
L’opinione di Giuseppe Intravaia
“Di solito i murales hanno lo scopo di valorizzare un edificio che di per sé non ne ha, in questo caso l’edificio già ha una sua storia ed identità, ed in questo caso il murales distoglie da ciò. È normale che non piaccia a tutti, e meno male che sia così, e non per forza dobbiamo farcelo piacere. Vi sono aspetti oggettivi, inconfutabili, ed aspetti soggettivi opinabili.
Avrei chiesto prima un parere alla collettività, magari tramite social, più che chiedere di accogliere a cose fatte, non ne avrebbe diminuito il merito a chi ha il potere di fare.
Personalmente lo trovo un po’ pesante ed eccessivo con un forte contrasto cromatico tra colori freddi (dominanti) e caldi, oltretutto molto intensi, un arcobaleno fin troppo inflazionato nei significati.
I bambini non hanno bisogno di indicazioni e preconcetti, vanno lasciati liberi di esprimersi e questo murales non mi da questa impressione, anzi.
Ognuno ha la propria sensibilità estetica e questa va rispettata in ogni caso e ad ogni costo, ne verrebbe meno anche il significato del murales stesso.
Ricordiamoci che si ha crescita e futuro nella discussione, nel dibattito di pareri diversi, nei like c’è la stagnazione del pensiero”
L’opinione di Sebastiano Ferranti
“Il diritto di criticare va tutelato perché è il lievito della democrazia. Guai ad offendere o denigrare chi non la pensa come me. Riprendendo i lavori nelle varie fasi, a cominciare dalla tinteggiatura della facciata con il bianco, aleggiava nei pensieri dei Torrettesi che finalmente quel brutto colore volgeva alla fine. 'Ma l'hannu a tinciri tuttu'.
Si percepiva il consenso di tutti. Piacevano le figure dei fanciulli. Quando l'opera inizia a prendere forma, nel mio cuore pensavo, siamo pronti ad accettare quei colori, forti, che andavano a stravolgere il paesaggio? Lo pensavo e l'ho documentato con la rappresentazione fotografica, vista da più punti panoramici. L'impatto è stato forte, 'A me piace, accetto e rispetto anche il pensiero di chi non la pensa come me'. A Torretta è stato fatto un murales di grandi dimensioni e questo ha fatto si che il contesto urbano - panoramico sarebbe stato stravolto”.
La risposta di Vito Anello
“Il murales sulla nostra scuola ha scatenato discussioni, soprattutto per la sua presunta vicinanza al Palazzo Comunale e alla chiesa di Santa Maria Maggiore. Teniamo a precisare che, in realtà, questi edifici si trovano a una certa distanza dal luogo dell'opera, la quale è circondata da strutture che poco rievocano il valore storico e stilistico del nostro patrimonio storico.
Quest'opera mira a infondere energia e dinamismo all'interno della scuola, riflettendo lo spirito vivace e le aspirazioni della nostra gioventù.
Chiediamo alla nostra comunità di accogliere il murales non come elemento di discordia, ma come chance di crescita estetica e culturale.
Questo murales rappresenta un'ode alla bellezza in ogni sua forma, un invito a valorizzare e riscoprire ogni spazio del nostro paese, prospettando un avvenire intriso di colori e di speranza per tutti noi”
Alcune delle foto sono state realizzate da Damiano Scalici e Sebastiano Ferranti.