Scoperta piantagione di cannabis a Carini: due arresti e villetta posta sotto sequestro
15 aprile 2025
I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno sequestrato una piantagione di cannabis indoor composta da 250 piante e tratto in arresto due soggetti, nell’ambito di un’attività di controllo svolta nell’area metropolitana del capoluogo siciliano.
L’operazione è scaturita da una serie di accertamenti condotti nelle campagne di Carini, dove è stata individuata una villetta isolata con annesso un ampio fabbricato, difficilmente accessibile poiché ubicato lungo una strada a senso unico in condizioni impervie. Attraverso l’impiego di droni, i militari hanno rilevato la presenza costante di due impianti di condizionamento attivi, anomalia che ha destato sospetti circa un possibile utilizzo dell’immobile per fini illeciti.
Le indagini successive hanno permesso di risalire agli utilizzatori dell’immobile anche grazie all’analisi di contenuti pubblicati su profili social, che hanno dimostrato la disponibilità della villetta da parte di soggetti diversi dal proprietario. Le informazioni raccolte sono state confermate nel corso dell’intervento.
Nel corso della perquisizione, le Fiamme Gialle hanno constatato la presenza di una persona all’interno dell’immobile, con funzioni di custode e gestore della struttura. Con l’ausilio di un’unità cinofila, il cane antidroga Mindy, è stato rinvenuto un chilogrammo di marijuana già essiccata e confezionata all’interno della cucina.
Nel fabbricato adiacente, alimentato da un impianto abusivo alla rete elettrica, è stata scoperta una coltivazione di cannabis in ambiente chiuso, composta da 250 piante in vasi di circa 1,60 metri di altezza. L’ambiente era mantenuto in condizioni climatiche ottimali grazie a un impianto di illuminazione con lampade alogene, aerazione e deumidificazione. Il consumo elettrico dell’impianto è di circa 50 kW, con un ammanco stimato da tecnici Enel in circa 30.000 euro.
Il custode della piantagione è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo. L’intero immobile è stato sottoposto a sequestro preventivo e le piante estirpate per le successive analisi e distruzione.
L’attività investigativa ha inoltre portato all’individuazione di un secondo soggetto corresponsabile, emerso dall’analisi delle banche dati in uso alla Guardia di Finanza e da ulteriori contenuti pubblicati sui social network. Pur non essendo stato colto in flagranza di reato, è stato denunciato a piede libero e, su richiesta della Procura della Repubblica, il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.
Secondo le stime, le 250 piante avrebbero prodotto circa 25 kg di marijuana una volta essiccata, per un valore complessivo sul mercato illecito di circa 200.000 euro.
Si precisa che i provvedimenti cautelari sono stati disposti sulla base degli elementi raccolti in fase di indagine preliminare. Fino all’emissione di una sentenza definitiva, per gli indagati vige la presunzione di non colpevolezza.