SCHERZI DI CARNEVALE - Prima parte: Intervista a Sindaco e Assessore
Scritto da Vanessa Leone
Febbraio è quel mese di transizione tra il panettone e la colomba, quando finisci di canticchiare i jingle natalizi e aspetti le belle giornate per aprire le danze delle scampagnate all’aria aperta. Ma se sei di Cinisi, è il momento più bello dell’anno. Non si parla d’altro, non si pensa a nulla se non alla festa più attesa da grandi e piccini: il Carnevale! Tradizione antica, con travestimenti, rituali e sfilate che ancora oggi resistono.
Come da tradizione, anche quest’anno si corre all’ultimo minuto per realizzare un evento che avrebbe bisogno di mesi di preparazione, perché se da un lato è vero che ciascun attore della kermesse fa la propria parte, dall’altra è necessario che la regia abbia le idee chiare e riesca a coordinare ogni cosa.
E la regia quest’anno spetta all’amministrazione Abbate, in carica da 8 mesi, ma al primo banco di prova per quanto riguarda l’evento più caro ai cinisensi. Gli attori sono sempre quelli, più o meno: le scuole, la Proloco Cinisi 2.0 e i carristi. Questi ultimi, però, svincolati dall’Associazione “La Maschera”, che non prenderà parte all’evento per cui è nata.
Ed è proprio da questo punto che vogliamo partire per mettere in chiaro vicende confuse perché narrate a suon di post sui social e accennate nei discorsi da bar. “La Maschera”, nata nel 2004 per coordinare i gruppi che si occupano dei carri allegorici, e che negli ultimi due anni ha gestito la manifestazione prima in parte e poi a 360°, non si occuperà di nessun aspetto del Carnevale 2025. Com’è possibile? Come si è arrivati all’uscita di un bando definito “proibitivo” dagli addetti ai lavori? Come si è arrivati a non contemplare la presenza di una associazione che ha ragione di esistere solo nel Carnevale?
Lo abbiamo chiesto a coloro che, di fatto, conoscono la genesi di questa rottura poiché protagonisti della vicenda: l’assessore Gioacchino Migliore e il sindaco Vera Abbate.
“Gli incontri con l’associazione La Maschera sono iniziati il primo Ottobre 2024, con una riunione in cui erano presenti sia il direttivo, sia i rappresentanti dei gruppi di carristi. Era un incontro conoscitivo in cui noi, come amministrazione, abbiamo detto che il nostro intento era quello di far crescere una tradizione storica e importantissima per tutta Cinisi, ma soprattutto per i carristi, che sono gli attori principali del Carnevale” dicono assessore e sindaco. Quest’ultima continua: “E proprio per dare un segnale di concretezza alle nostre parole, sempre in quella occasione abbiamo detto che era nostra intenzione implementare le somme solitamente destinate a ogni singolo gruppo, a nostro parere esigue, a fronte di un lavoro veramente oneroso. E abbiamo proposto 14 mila euro a gruppo: 10 mila euro per la costruzione del carro allegorico, 2 mila per i costumi, e 2 mila sarebbero andati all’associazione per tutti i servizi logistici necessari alla sfilata dei carri”.
“Già da quel momento i toni si sono accesi e abbiamo colto una certa insofferenza da parte del direttivo, e da lì in poi abbiamo incontrato solo il direttivo, visto che per definizione rappresentava tutti i soci” incalza l’assessore Migliore. “Ci sono state altre riunioni in cui non si riusciva a trovare un intento comune, e lì è nata l’esigenza di ricorrere a un bando che potesse dare la possibilità sia all’associazione La Maschera, sia ai singoli gruppi, di partecipare come artisti o, come recitava il bando, come operatori economici” spiega.
“Per fare il prima possibile e permettere l’inizio dei lavori, abbiamo pubblicato un bando con qualche errore…” ammette il primo cittadino.
Il nostro pensiero va subito all’articolo 11 del sopracitato bando, che recita, in un postilla “…durante tutto il periodo di Carnevale è fatto assoluto divieto di assumere forme di protesta non conformi allo spirito festoso del Carnevale di Cinisi" e "di manifestare e/o fare dichiarazioni ingiuriose e offensive, o di assumere comportamenti di dissenso in relazione all'operato del Comune, dei suoi collaboratori, del soggetto gestore o degli altri partecipanti”, che risulta a tutti gli effetti un bavaglio alla regina del carnevale: la satira.
Ma il primo cittadino ha una risposta a quella che è stata la critica più aspra “Secondo le normative in materia, quando un ente pubblico finanzia un’opera d’arte, questa non deve diffamare l’ente. Non si parlava nel bando di non rappresentare sui carri l’amministrazione Vera Abbate, ma l’ente Comune. Magari mi avessero dedicato un carro! La satira è sintomo di cultura e di libertà, io stessa ho vestito i panni delle famose panchine d’oro durante un carnevale!”
Resta in ogni caso irrisolta la questione associazione La Maschera. La sensazione generale, dopo l’uscita di questa avviso, è stata quella di voler, a tutti i costi, togliere il carnevale dalle mani dell’associazione…
“Posso dire che ci abbiamo provato fino all’ultimo e le abbiamo tentate tutte, ma il direttivo ci chiedeva delle cose che noi non potevamo dare: la gestione totale del carnevale, non solo per quest’anno, ma per tutta la mia legislatura. Neanche volendo, avremmo potuto firmare un accordo del genere!” chiude Vera Abbate.
“La presenza dell’associazione ci avrebbe risolto un bel po’ di cose, quindi non avevamo e non abbiamo alcun interesse a metterla fuori gioco, anzi. Ma non siamo riusciti a trovare la quadra. Ci abbiamo provato. Anche perché, sono convinto che portare avanti una tradizione come quella del Carnevale di Cinisi sia dovere e responsabilità dell’amministrazione” commenta Migliore. “E se, finito il mandato, non saremo riusciti a portarlo ad un livello più alto, come per esempio che venga inserito nei carnevali storici, sarà una nostra responsabilità”.
Il bando è morto per come è nato: un solo partecipante senza i requisiti necessari ha fatto sì che l’avviso venisse annullato.
A Gennaio, l’ultimo e definitivo incontro con l’associazione La Maschera, pone fine a ogni dialogo e…?
“E a quel punto” dice Migliore “convochiamo direttamente i carristi. I gruppi di lavoro erano 4: due di questi decidono di accettare di partecipare alla manifestazione, Gli Imprevedibili e Gli Schiffarati, mentre gli Artisti per Caso si tirano indietro giustificando questa scelta con il poco tempo a disposizione e gli impegni personali e familiari, e Gli Operativi scelgono di non partecipare a questa edizione vista l’assenza dell’associazione La Maschera”.
“A un certo punto un gruppo di ragazzi si propone di realizzare un terzo carro, e nasce così il gruppo de I Nutrichi” chiude l’assessore.
Corre l’obbligo di informare i lettori che, sentita la controparte, ovvero l’associazione La Maschera, la stessa, nella voce del presidente Antonino Vitale e dietro indicazione del proprio avvocato, sceglie di non rilasciare dichiarazioni. “Al momento, per via di indagini in corso in merito a una denuncia fatta ai nostri danni, non possiamo rilasciare alcuna dichiarazione”.
Chiediamo agli amministratori di che denuncia si tratti…
E su una cosa finalmente le due parti sono d’accordo, perché è il sindaco a rispondere prontamente: “Non possiamo trasmettere informazioni su indagini in corso”.
I carristi, a questo punto, sciolti da ogni vincolo associativo, saranno di fatto i beneficiari delle somme che potranno garantire alta qualità dei manufatti e delle performance. Ma come si affidano direttamente i fondi a dei privati cittadini che non costituiscono associazione?
“Gli uffici hanno messo un avviso su MEPA al quale ha risposto una associazione che coordinerà l’evento” dice Vera Abbate.
Da una breve ricerca effettuata l’associazione in questione è la BICA, già promotrice di altri eventi culturali di tipo gastronomico a Taormina e nella vicina Terrasini.
“Una cosa di cui andiamo fieri” dice la Abbate “è che negli emendamenti della finanziaria regionale sono state inserite delle somme, per la precisione 25 mila euro, che noi utilizzeremo per il carnevale. A tal proposito abbiamo pensato, con il sostegno degli uffici, di inserire nel PIAO il capitolo dei maestri della cartapesta, affinché gli esperti di questo settore possano godere di risorse per altre manifestazioni in cui si necessita di realizzare strutture in cartapesta. Perché Cinisi deve diventare il paese della cartapesta!”
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Al momento dell’intervista l’amministrazione ci risponde che non hanno ancora le idee chiare sul da farsi, infatti sarà successiva l’uscita di un avviso aperto agli operatori commerciali del territorio per contribuire alla realizzazione della manifestazione.
“Il Carnevale è l’unica manifestazione di Cinisi che non ha colore politico, ma che unisce generazioni lontane che riscoprono il senso di comunità con un unico obiettivo: il sano divertimento” chiude l’assessore Migliore.
I pezzi del puzzle ci sono tutti, sarà poi la storia a metterli insieme per creare uno spettacolo suddiviso in più giorni, in cui la leggerezza (grande assente nella fase iniziale dell’organizzazione del progetto, viste le vicende) sarà il leitmotiv indiscusso.
Perché se una volta l’anno è lecito impazzire, gli altri giorni serviranno a ragionare sui punti di forza e su quelli deboli di un evento tanto atteso.